Andrea Bertollo

Interviste

Andrea Bertollo

 

Ciao Andrea, puoi descriverti o raccontare un po’ di te in un minuto?
“Sono uno nessuno 100.000”, papà, avvocato, cantante, fratello, burlone, ogni tanto serio. Ho incontrato Michele facendo il mio primo Musical che è stato il Re Leone. Mi sono innamorato del Musical la prima volta che sono stato a New York, ho visto due Musical al giorno per 4 giorni a Broadway. 

Il canto è sempre stata la tua grande passione, ma che importanza ha avuto nella tua infanzia?
Ho sempre suonato e cantato in gruppi giovanili, ho fatto anche il conservatorio, però poi mi sono un po’ allontanato. Ho ripreso questa passione una decina d’anni fa frequentando la scuola di canto “Art Voice Accademy”. E mi sembra di non aver mai smesso di cantare e suonare. 

Se non sbaglio tu sei un avvocato, c’è una relazione tra te ed essere avvocato?
Durante tutto il giorno ascolto problemi raccolgo disperazioni in un certo senso me le porto sulle spalle, il canto mi serve per liberarmi e poter potermi depurare da tutto quello che ascolto giornalmente. 

E nel musical il canto che importanza ha?
il canto è molto importante in questi spettacoli però penso non sia il fattore più importante, penso che sia più importante poter comunicare poter far passare un messaggio chiaro a chi ci ascolta. Nel Musical un cantante tecnicamente meno preparato, meno bravo, può essere più incisivo e comunicativo di uno tecnicamente estremamente preparato. 

Quali sono i punti di forza della Cittadella del Musical?
Siamo tutti amici e abbiamo molte competenze anche diverse. Inoltre ci fidiamo l’uno dell’altro. Il fatto di essere un gruppo compatto e secondo me il nostro punto di forza. 

Quale ruolo ricoprirai nel prossimo Musical?
Mr Sprizer, un personaggio paradossale con pochi scrupoli ed interrogativi, interessato solo a vendere al meglio il suo prodotto: la lacca Hairspry. 

 

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